Perché la Sardegna nuragica è unica nel contesto archeologico globale? Non soltanto per le caratteristiche architettoniche dei suoi monumenti, ma anche e soprattutto per la storia che hanno dietro. Lo ha raccontato Anna Depalmas, Presidente del Comitato Scientifico dell’Associazione La Sardegna verso l’Unesco e docente presso l’Università di Sassari, nel corso della Terza conferenza internazionale della Sardegna Verso l’Unesco con l’intervento “L’unicità mondiale del paesaggio archeologico della protostoria sarda”. Come spiega la stessa Depalmas a Cronache Sarde, lo scopo è stato quello di tenere desta l’attenzione sull’idea di iscrivere i monumenti nuragici nella Wolrd Heritage list dell’Unesco..
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238 a.C.: Quando la Sardegna divenne romana – La fine del dominio cartaginese
C’è una data che costituisce un passaggio chiave nella storia della Sardegna, dal momento che le sue ripercussioni arrivano sino ai giorni nostri: nel 238 a.C., infatti, l’Isola entrò nell’orbita romana, una situazione che perdurò – a parte la parentesi dei Vandali – per oltre mille anni, ovvero sino all’epoca giudicale. Nel periodo compreso tra le prime due guerre puniche ebbe infatti fine il dominio cartaginese nell’Isola che, secondo Polibio, perdurava dal 509 a.C, anche se, naturalmente, numerose colonie fenicie erano già presenti nell’Isola da alcuni secoli. Eppure, questo spartiacque cruciale della storia sarda è ben poco noto e raccontato, mentre è decisamente più conosciuta la rivolta dei sardo-punici guidati da Amsicora contro i romani, che avvenne alcuni decenni più tardi. Abbiamo perciò cercato di ricostruire questo passaggio con uno dei massimi storici della Sardegna romana, il Professore Attilio Mastino, ex Rettore dell’Università degli studi di Sassari e Direttore di “Epigraphica”.
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